La crisi economica ci sta indubbiamente mettendo in difficoltà, ma la necessità ci ha spinti anche a rivedere il nostro modo di vivere, elaborando o rispolverando soluzioni economiche e sostenibili. Ecco un elenco di abitudini abbandonate che ricominciano a prendere piede negli USA e chissà se anche in Italia le rivedremo.
Torna, ad esempio, la consegna a domicilio di latte e burro, prodotti localmente e privi di additivi chimici. Aumentano anche le macellerie, che vendono carne a km zero.
La necessità di risparmiare reintroduce la filosofia del “fai da te”, che vede tornare sulla scena due oggetti intramontabili: la macchina da scrivere e la macchina da cucire. Si riscopre anche la passione per un altro “oggetto”, il treno: aumentano sempre più, infatti, i ‘ferramatori’, amanti di questo mezzo di trasporto e degli argomenti ad esso correlati.
La scarsità di denaro induce a rimboccarsi le maniche: setaccio alla mano, le persone tornano a popolare le rive dei fiumi, alla ricerca dell’oro.
Il ritorno al passato coinvolge anche momenti importanti della vita, come il parto. Aumenta il numero di donne che scelgono di partorire in casa, per ovviare all’elevato costo dell’ospedalizzazione (spesso scelta privatamente) e per recuperare una dimensione più intima. Anche l’amore guarda al passato: dopo anni di anonime chat, tornano i vecchi servizi online per trovare l’anima gemella.
I rapporti tra le persone si rafforzano e si ristabilisce il concetto di cooperazione: nelle comunità rurali i vicini tornano a collaborare per costruire le proprie case. Altri gruppi si sono riuniti per vivere in maniera più semplice, recuperando le conoscenze necessarie a procacciarsi il cibo, costruire le case e produrre gli abiti in autonomia.
Questo elenco dimostra che non tutti i mali vengono per nuocere, e che il ritorno a uno stile di vita più semplice potrebbe essere l’unica soluzione per costruire un nuovo modello più equo e sostenibile per tutti.
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