I sostenitori di Evo Morales presidiano La Paz
di Rino Condemi
Il presidente boliviano Evo Morales ha denunciato stanotte di fronte alla comunità internazionale ed al popolo boliviano “il piano di golpe fascista che sta attuando atti violenti con gruppi irregolari che hanno incendiato la casa dei governatori di Chuquisaca ed Oruro
e quella di mia sorella in quest’ultima città“.
Morales ha denunciato inoltre che “gruppi organizzati” hanno preso il controllo dei media statali Bolivia Tv (Btv) e Red Patria Nueva (Rpn). “Dopo aver minacciato ed intimorito i giornalisti – ha concluso – li hanno obbligati ad abbandonare il loro lavoro”.
Nelle vicinanze della Ceja de El Alto e di altre strade, i sostenitori del Mas (Movimento Al Socialismo) e di Evo Morales hanno eretto barricate e acceso fuochi con pneumatici e altri elementi infiammabili. Altri hanno dato vita a manifestazioni di condanna contro l’opposizione e i golpisti.
Numerosi gruppi di manifestanti che difendono la continuità del presidente Evo Morales si sono insediati in diverse arterie di El Alto dichiarando la vigilanza permanente per impedire l’arrivo dei gruppi che chiedono le dimissioni del presidente.
Lo slogan che si sente per le strade è “Evo Si, Guerra Civil!”
I picchetti sono sorti quando diverse unità di polizia si sono ritirate dalle strade per unirsi all’ammutinamento di gruppi di poliziotti che si sono schierati con l’opposizione golpista.
I blocchi stradali a sostegno del governo sono stati organizzati dopo che da Sucre e Potosí, si era sparsa la notizia che numerosi autobus con sostenitori dell’opposizione erano partiti verso La Paz per sostenere Camacho e gli altri leader della rivolta..
Morales nel resoconto diffuso tramite @evoespueblo, ha sottolineato che “intendiamo preservare la pace e la democrazia”, contro le pressioni promosse prima dal candidato perdente delle elezioni del 20 ottobre Carlos Mesa e poi radicalizzate con le dichiarazioni del capo del Comitato Civico Pro Santa Cruz, Luis Fernando Camacho.
Morales ieri aveva invitato i partiti dell’opposizione che hanno ottenuto deputati nelle elezioni generali dello scorso 20 ottobre per avviare un dialogo teso a pacificare il paese, di fronte a un tentativo di colpo di stato in corso.
Secondo i risultati delle ultime elezioni generali, i partiti che hanno rappresentanza nell’Assemblea legislativa plurinazionale sono: il Movimento al socialismo (MAS) di Evo Morales, la comunità dei cittadini (CC) di Carlos Mesa, la Bolivia dice no (BDN) di Oscar Ortiz e il Partito Democratico Cristiano (PDC) di Chi Hyun Chung.
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Morales è un ex raccoglitore di coca ed è stato il primo boliviano di origine indio a essere eletto presidente. Era al potere da quattordici anni, quando vinse le elezioni per la prima volta: sotto la sua guida, la Bolivia ha attraversato un periodo di grande sviluppo in cui aumentò il PIL e si ridusse drasticamente la povertà, con grandi benefici soprattutto per le famiglie più povere che videro diminuire nettamente le diseguaglianze...
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