TEMPO SCADUTO per la Finanziaria in Sardegna !!!
La Regione entrerà nell'esercizio provvisorio per il 2020.
La giunta Solinas non riuscirà ad approvare la legge di bilancio entro Natale e dovrà
obbligatoriamente continuare con la sola amministrazione ordinaria fino a febbraio o marzo se tutto va bene. Le conseguenze negative sono la "perdita" e/o il blocco degli investimenti e delle spese
straordinarie. E' ufficiale, il Governo Solinas della Sardegna non potrà per dicembre battezzare la sua
prima finanziaria per mancanza dei tempi tecnici. Se alla Giunta Solinas questo non sembra un
"disastro" che lo vada a dire direttamente ai sardi, delusi del risultato e consapevoli della colossale
inefficienza nella gestione pubblica sarda. Purtroppo, non ci sono giustificazioni tecniche e politiche che tengano, il ricorso all'esercizio provvisorio dimostra una palese incapacità di governare ed una
macroscopica incompetenza della Giunta Solinas di colore leghista.
Sardegna, nella legge di Bilancio c’è la norma ‘salva-amici’:
“Così Solinas vuole blindare due nomine illegittime”
L'esecutivo regionale vuole far approvare una "interpretazione autentica" delle norme che regolano la cooptazione dei dirigenti esterni. Secondo l'opposizione serve per confermare Antonio Belloi, chiamato a dirigere la Protezione civile regionale, e l'avvocatessa Silvia Curto, già "dirigente" dello studio del legale del governatore, nominata direttore generale della Regione su indicazione del governatore. Ma "senza i requisiti previsti dalla legge,
che impone almeno 5 anni di funzioni dirigenziali"
Dice il vecchio adagio che la legge si applica ai nemici e si interpreta per gli amici. Non sarà questo il caso, ma la giunta regionale guidata dal sardoleghista Christian Solinas
non fa nulla per fugare i dubbi.
Letteralmente. Nel senso che l’esecutivo ha tutta l’intenzione di far approvare una “interpretazione
autentica“, appunto, delle norme che regolano la cooptazione dei dirigenti esterni. Poche righe inserite nel disegno di legge sull’assestamento di bilancio,
che spalancano le porte degli uffici di vertice della
Regione anche ai dipendenti di “amministrazioni statali” e agli “avvocati” con almeno un quinquennio di esperienza lavorativa. Sarà un caso, ma la norma ben si attaglia al vigile del fuoco e ingegnere Antonio Belloi, chiamato da Solinas a dirigere la Protezione civile regionale e all’avvocatessa Silvia Curto, già “dirigente” dello studio del legale di Solinas, nominata direttore generale della Regione su indicazione del governatore. Ma “senza i requisiti previsti dalla legge, che impone almeno cinque anni di funzioni dirigenziali”, aveva tuonato l’opposizione di centrosinistra all’indomani delle nomine, dopo aver passato al setaccio i curricula un poco mutevoli – ben cinque, tutti diversi – di Belloi e Curto. Da qui la contromossa della giunta regionale, che al passo indietro invocato dalla minoranza ha preferito
l’opzione dell’interpretazione autentica. Che di fatto, se approvata così come formulata, nei piani della giunta blinderebbe ex post le nomine targate Solinas.
Prima di approvare la legge e mettere in salvo il risultato però, la giunta dovrà fare innanzitutto i conti con i 1500 emendamenti depositati dall’opposizione, con l’obiettivo di rallentare l’iter consiliare di una norma finanziaria che, per legge, deve essere votata entro pochi giorni.
.
.
Nessun commento:
Posta un commento
Aiutiamoci e Facciamo Rete, per contatto ...
postmaster(at)mundimago.org