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sabato 7 luglio 2018

PENSIONI MILITARI, ECCO COSA CAMBIA DAL 2019

PENSIONI MILITARI, ECCO COSA CAMBIA DAL 2019

Anche il comparto difesa, sicurezza e soccorso pubblico dovrà dal prossimo anno lavorare 5 mesi in più. Le indicazioni fornite ieri dall’Inps confermano l’adeguamento dei requisiti di pensionamento del personale appartenente ad Esercito, Marina, Aeronautica, Carabinieri, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco nella misura stabilita dal decreto del Ministero del Lavoro e delle’Economia dello scorso 5 Dicembre 2017. 

Com’è noto i lavoratori nelle forze armate e delle forze di polizia ad ordinamento militare e civile mantengono requisiti previdenziali diversi da quelle generali vigenti nell’AGO e nelle gestioni sostitutive ed esclusive dell’assicurazione generale obbligatoria in virtu’ delle specificità del settore riconosciute ai sensi del Dlgs 165/1997 che non sono state interessate dal regolamento di armonizzazione adottato nel 2013 (Dpr 157/2013). Ma anche questi valori devono essere comunque adeguati, in sintonia con quanto accade nei confronti degli altri lavoratori iscritti alla previdenza pubblica obbligatoria, alla speranza di vita.

Pertanto nel prossimo biennio 2019-2020 slitterà in avanti l’età anagrafica richiesta per la pensione di vecchiaia sia quella anagrafica e/o contributiva prevista per l’accesso alla pensione di anzianita’.

In particolare il trattamento di vecchiaia dal 1° gennaio 2019 può essere conseguito al raggiungimento dell’età anagrafica massima per la permanenza in servizio prescritta dai singoli ordinamenti variabile in funzione della qualifica e del grado (oscilla tra i 60 e i 65 anni) aumentata di un anno congiuntamente al requisito contributivo previsto per la generalità dei lavoratori, 20 anni di contributi. Il requisito anagrafico non viene adeguato agli incrementi della speranza di vita però nell’ipotesi in cui al compimento di detto limite di età risultino già soddisfatti i requisiti prescritti per il diritto a pensione (di anzianità), in sostanza i 35 anni di contributi. 
Circostanza abbastanza frequente.

Anche i requisiti per la pensione di anzianita’ subiranno lo slittamento. Dal 2019 si potrà accedere al trattamento anticipato al perfezionamento o di una anzianità contributiva di 41 anni di contributi indipendentemente dall’età anagrafica; oppure al raggiungimento di una anzianità contributiva non inferiore a 35 anni e con un’età di almeno 58 anni; oppure al raggiungimento della massima anzianità contributiva corrispondente all’aliquota dell’80%, a condizione essa sia stata raggiunta entro il 31 dicembre 2011 (attesa l’introduzione del contributivo pro-rata dal 1° gennaio 2012), ed in presenza di un‘età anagrafica di almeno 54 anni. Quest’ultima casistica è in realtà ormai inverosimile attesa la naturale fuoriuscita dal servizio del personale di elevata anzianità, di servizio ed anagrafica.

Nei confronti del personale in parola, inoltre, continuerà a trovare applicazione il differimento di 12 mesi tra perfezionamento dei requisiti anagrafici e/o contributivi e riscossione del primo assegno pensionistico a causa della finestra mobile. Si ricorda però che per coloro che accedono alla pensione di anzianita’ indipendentemente dall’età anagrafica il differimento sarà di 15 mesi. 

Il personale che, invece, ha raggiunto i requisiti per il diritto a pensione entro il 2018 ancorchè la decorrenza si collochi successivamente al 31 dicembre 2018 non sarà coinvolto nell’adeguamento alla speranza di vita. Ai fini del raggiungimento degli anni contributivi si rammenta che il personale può godere di specifiche supervalutazioni dei servizi prestati entro il limite massimo di cinque anni.



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Previsioni per il 2018



mundimago
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martedì 10 maggio 2016

I Vitalizi dei Parlamentari sono Insostenibili


Si risparmierebbero circa 76 milioni l’anno
 se si portassero le pensioni dei parlamentari a valori normali, 
applicando il sistema contributivo si avrebbe un risparmio di circa un miliardo e 457 milioni sui primi 10 anni (oltre 100 milioni all’ anno). Il meccanismo dovrebbe essere applicato non solo ai parlamentari ma anche ai consiglieri regionali.

L’elenco dei pensionati d’oro:
Luciano Violante percepisce un vitalizio di 9.363 euro al mese, 
Giuliano Amato arriva a 31.411 euro al mese, Walter 
Veltroni ogni mese incassa 5.373, Massimo D’ Alema appena 90 euro in meno del suo storico rivale. 
Marco Pannella porta a casa una pensione da 5.691 euro al mese.
Percepisce il vitalizio anche l’ ex presidente della Camera Gianfranco Fini (5.614 euro). Poi Prodi 
(2.864), Rodotà (4.684) e Franco Marini (5.800  Irene Pivetti dal 2013, ovvero da quando aveva solo 50 anni, percepisce 6.203 euro al mese. Alfonso Pecoraro Scanio, deputato dal 1992 al 2008, riceve 8.836 euro al mese da quando aveva 49 anni. A Vittorio Sgarbi per essere rimasto in carica per 4 legislature riceve 8.455 euro. Rosa Russo Iervolino, parlamentare per oltre 20 anni e più volte Ministro, riceve mensilmente il suo assegno da circa 5400 euro netti. Pensionata a 41 anni e con un assegno di 8.455 euro: accade a Claudia Lombardo, 
definita Miss Vitalizio d’ oro. Gianni De Michelis, percepisce 5.800 euro netti al mese.

FINALMENTE! L'INPS avverte: "I vitalizi dei parlamentari ormai sono insostenibili"

Per gli ex parlamentari sono in pagamento 2.600 vitalizi per una spesa di 193 milioni nel 2016, 
circa 150 milioni superiore rispetto ai contributi versati.

Lo dice il presidente dell’Inps, Tito Boeri in una audizione alla Camera sui vitalizi. "Applicando - dice - le regole del sistema contributivo oggi in vigore per tutti gli altri lavoratori all’intera carriera contributiva dei parlamentari, la spesa per vitalizi si ridurrebbe del 40%, scendendo a 118 milioni, con un risparmio, dunque, di circa 76 milioni di euro l’anno (760 milioni nei prossimi 10 anni)". 

Boeri nell’audizione sottolinea come la spesa negli ultimi 40 anni sia stata "sempre più alta dei contributi. Normalmente un sistema a ripartizione (in cui i contributi pagano le pensioni in essere) - precisa - alimenta inizialmente forti surplus perchè ci sono molti più contribuenti che percettori di rendite vitalizie. Nel caso di deputati e senatori, invece, il disavanzo è stato cospicuo fin dal 1978, quando ancora i percettori di vitalizi erano 
poco più di 500, prova evidente di un sistema insostenibile".

"Essendo il numero dei contribuenti fisso - dice - questi andamenti erano più che prevedibili. Eppure si è ritenuto per molte legislature di non intervenire. Addirittura si sono resi questi trattamenti ancora più generosi, come testimoniato da una crescita, per lunghi periodi, più accentuata della spesa che del numero di percettori. I correttivi apportati più di recente alla normativa, pur avendo arrestato quella che sembrava una inarrestabile crescita della spesa - continua - non sono in grado di evitare forti disavanzi anche nei prossimi 10 anni". "Con le regole attuali - sottolinea Boeri - la spesa per vitalizi è destinata ad eccedere anche nel prossimo decennio di circa 150 milioni l’anno i contributi versati da deputati e senatori. Applicando le regole del sistema contributivo oggi in vigore per tutti gli altri lavoratori italiani all’intera carriera contributiva dei parlamentari, la spesa per vitalizi si ridurrebbe del 40%, scendendo a 118 milioni. Vi sono 117 ex-deputati e senatori con lunghe carriere contributive per i quali il ricalcolo potrebbe comportare un incremento del vitalizio. I risparmi derivanti dal ricalcolo contributivo salirebbero a circa 79 milioni se la correzione alla luce del ricalcolo contributivo avvenisse solo al ribasso, tenendo conto del fatto che per la stragrande maggioranza degli ex- parlamentari ha ricevuto un trattamento di favore rispetto agli altri contribuenti". "Supponendo poi che il rapporto fra vitalizi in essere e vitalizi 
ricalcolati sia lo stesso per i consiglieri regionali, il risparmio complessivo in caso di ricalcolo per 
l’insieme delle cariche elettive - avverte il presidente Inps - salirebbe a 148 milioni di euro circa per il solo 2016 (e circa un miliardo e 457 milioni sui primi 10 anni presi in considerazione dalle nostre 
simulazioni). Si tratta, dunque, di misure non solo simboliche, ma in grado di contribuire in modo 
significativo alla riduzione della spesa pubblica o al finanziamento di programmi sociali".

"Abbattere del 50% la povertà tra chi ha più di 50 anni", istituendo un reddito minimo da 500 euro per gli over 55.  Per finanziarlo l'Istituto avanza l'ipotesi di prelievi sui pensionati d'oro, circa 250 mila persone, e il blocco di sostegni assistenziali per le famiglie più ricche, oltre mezzo milione di teste. È questo il piano dell'Inps di Boeri che non piace al Governo. Una proposta in 16 articoli dal titolo "Non per cassa ma per equità". Reddito minimo Tra le proposte consegnate al Governo c'è la previsione di un reddito minimo per un costo di circa 1,1 miliardi di euro e una platea di possibili beneficiari di 567.000 persone. 

Buona parte delle risorse arriverebbero dal blocco dei trasferimenti assistenziali a chi ha un reddito 
equivalente lordo sopra i 32 mila euro. Per finanziare invece le uscite anticipare, a partire dai 63 anni, viene proposto il ricalcolo con il contributivo delle pensioni più alte, oltre i 5 mila euro al mese e un 
congelamento degli importi per quelle oltre i 3.500.

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domenica 17 novembre 2013

Inps : Bonus e Agevolazioni per Disoccupati


Bonus e agevolazioni per disoccupati: tutto quello che c’è da sapere

Finalmente in vigore le nuove agevolazioni per l’assunzione dei disoccupati, 
ecco come funziona e come farne richiesta

È attualmente in vigore una importante agevolazione che permette alle imprese di poter assumere delle persone disoccupate con il vantaggio di una riduzione del 50% della spesa contributiva previdenziale. Un significativo bonus che nelle intenzioni del legislatore dovrebbe indurre i datori di lavoro a inserire nei propri organici aziendali un numero crescente di giovani privi di un’occupazione. Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo beneficio!

Chi può avere accesso alle agevolazioni

Come già anticipato, può avere accesso alle assunzioni agevolate tutti i datori di lavoro che sceglieranno di assumere, all’interno delle proprie strutture organizzative:

uomini o donne con almeno cinquant’anni di età e “disoccupati da oltre dodici mesi”; donne di qualsiasi età, residenti in aree svantaggiate e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”; donne di qualsiasi età, con una professione o di un settore economico caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi”; donne di qualsiasi età, ovunque residenti e “prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno ventiquattro mesi”. I contratti agevolabili

Il vantaggio predisposto dalla l. 92/2012 consiste nella riduzione della spesa contributiva, ovvero nella spesa che il datore di lavoro sostiene ogni mese per pagare all’Inps i contributi pensionistici e previdenziali del proprio dipendente.

In proposito, si noti come la riduzione della spesa contributiva operi per tutte le principali forme di relazione lavorative, ovvero:

contratto a tempo indeterminato contratto a tempo determinato trasformazioni di contratto a tempo determinato in tempo indeterminato contratto di lavoro part time assunzione a scopo di somministrazione contratto per soci di cooperative La durata delle agevolazioni

La durata delle agevolazioni dipende fondamentalmente dal tipo di contratto che si desidera attivare. Pertanto, l’agevolazione avrà una durata pari a 18 mesi per le assunzioni mediante contratto a tempo indeterminato, mentre sarà limitata a 12 mesi per quanto invece attiene le assunzioni con contratto a tempo determinato.

Come richiedere l’agevolazione

Richiedere l’agevolazione è molto semplice. Il datore di lavoro non dovrà fare nient’altro che collegarsi sul sito internet dell’Inps e, di seguito, scaricare e inviare il modulo a disposizione presso il c.d. “Cassetto previdenziale Aziende”. Il modulo dovrà essere inviato prima dell’invio della denuncia contributiva: tale successivo modulo dovrà infatti indicare e contenere la contribuzione agevolata.

Richiedere chiarimenti

Per domandare chiarimenti vi consigliamo di contattare l’Inps attraverso il call center 803 164 o – in alternativa – trovando la sede Inps più vicina a questo specifico collegamento.
qui
http://www.inps.it/AgendaSedi/?bi=14&link=Le+sedi%3Cbr+%2f%3E+INPS

http://www.inps.it/portale/default.aspx


Bonus assunzioni per giovani disoccupati

L’Inps ha diramato una serie di utili informazioni per facilitare la richiesta e l’ottenimento del bonus assunzioni per giovani disoccupati under 30.

Da diverso tempo è disponibile il bonus assunzioni per giovani disoccupati che non abbiano superato i 30 anni di età. La procedura di richiesta e di ottenimento è relativamente semplice, e negli ultimi giorni l’Inps ha diramato del materiale informativo piuttosto esplicativo.

Bonus assunzioni: cosa fare per richiederlo

Per richiedere il bonus assunzioni per giovani disoccupati è innanzitutto necessario procedere a collegarsi al portale ufficiale dell’Inps e, di qui, dirigersi presso i Servizi online. A questo punto bisognerà recarsi nella pagina dei servizi suddivisi “Per tipologia di utente” e, quindi, “Aziende, consulenti e professionisti”.

Ancora, sarà necessario recarsi nella sotto sezione dedicata alle sole aziende e ai consulenti e, pertanto, inserire il codice fiscale e il Pin. Infine, cliccate su “dichiarazioni di responsabilità del contribuente”. Se non siete in possesso del codice Pin, potete farne richiesta attraverso lo stesso portale dell’ente.

Bonus assunzioni: cosa è e chi riguarda

Secondo quanto precisato dall’Inps, il bonus riguarda tutti i giovani fino a 29 anni di età, che siano inseriti all’interno di un percorso di assunzione a tempo indeterminato. Oltre ai requisiti anagrafici, è inoltre necessario che i giovani under 30 siano privi di un regolare impiego da almeno sei mesi. L’incentivo economico è pari a un terzo della retribuzione percepita dal giovane, con un tetto massimo di 650 euro. La durata dell’incentivo è pari a 18 mesi, ridotti a 12 mesi in caso di trasformazione a tempo indeterminato di un rapporto a termine.

riferimento qui : http://www.inps.it/portale/default.aspx?iMenu=1&iNodo=7660

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lunedì 9 settembre 2013

SERVIZI per CASA e PERSONE




La nostra impresa di pulizie e' formata da una squadra che ha come obbiettivo comune di rispondere alle esigenze del cliente, dando un servizio il più completo ed efficace possibile.


Tramite la nostra organizzazione interna il nostro personale viene selezionato attentamente con garanzia di assunzione legale e assicurazione INPS - INAIL.


Durante il proprio servizio i membri del nostro gruppo saranno provvisti di tesserini di riconoscimento e personalizzati della ditta.


La nostra impresa opera nei seguenti settori:
- Pulizie civile ( Risanatura generale, pulizia giornaliera di uffici e condomini , Lavaggio vetrine negozi , Servizio pulizia scale e rotazione sacchi ).

OFFRIAMO ANCHE QUESTI SERVIZI
  • Servizio di portierato (anche per sostituzione custodi nel periodo di ferie o assenze varie),
  • IMBIANCATURA.
  • Riparazione TAPPARELLE e piccoli guasti domestici . 
  • Taglio erba ed opere di GIARDINAGGIO.
  • Servizi alla persona : BADANTI e COLF.
  • Affidarsi alla nostra Impresa per questi e altri servizi significa avere la garanzia di un lavoro sicuro e duraturo , vi invitiamo quindi a contattarci telefonicamente al fine di avere una visita dei nostri incaricati che Vi illustreranno in breve e senza impegno la soluzione di ogni vostro problema.
  • Per ora il nostro servizio copre solo l' area di MILANO e Provincia.
  • In attesa di un Vostro gradito cenno di riscontro sperando positivo con l'occasione porgo distinti saluti

  • PER CONTATTO :


    Supervisore Lavori : 3474433968 
  • email : cipiri2008@hotmail.it
    POSTA il tuo ANNUNCIO 
    nello SPAZIO COMMENTI qua sotto
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domenica 25 agosto 2013

SERVIZI per CASA e PERSONE




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La nostra impresa di pulizie e' formata da una squadra che ha come obbiettivo comune di rispondere alle esigenze del cliente, dando un servizio il più completo ed efficace possibile.


Tramite la nostra organizzazione interna il nostro personale viene selezionato attentamente con garanzia di assunzione legale e assicurazione INPS - INAIL.


Durante il proprio servizio i membri del nostro gruppo saranno provvisti di tesserini di riconoscimento e personalizzati della ditta.


La nostra impresa opera nei seguenti settori:
-Pulizie civile ( Risanatura generale, pulizia giornaliera di uffici e condomini , servizio pattumiera e rotazione sacchi ).

OFFRIAMO ANCHE QUESTI SERVIZI
  • Servizio di portierato (anche per sostituzione custodi nel periodo di ferie o assenze varie),
  • IMBIANCATURA.
  • Riparazione TAPPARELLE e piccoli guasti domestici . 
  • Taglio erba ed opere di GIARDINAGGIO.
  • Servizi alla persona : BADANTI e COLF.
  • Affidarsi alla nostra Impresa per questi e altri servizi significa avere la garanzia di un lavoro sicuro e duraturo , vi invitiamo quindi a contattarci telefonicamente al fine di avere una visita dei nostri incaricati che Vi illustreranno in breve e senza impegno la soluzione di ogni vostro problema.
  • Per ora il nostro servizio copre solo l' area di MILANO e Provincia.
  • In attesa di un Vostro gradito cenno di riscontro sperando positivo con l'occasione porgo distinti saluti
  • PER CONTATTO TEL:3474433968
  • email : cipiri2008@hotmail.it

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SERVIZI per CASA e PERSONE




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Tramite la nostra organizzazione interna il nostro personale viene selezionato attentamente con garanzia di assunzione legale e assicurazione INPS - INAIL.


Durante il proprio servizio i membri del nostro gruppo saranno provvisti di tesserini di riconoscimento e personalizzati della ditta.


La nostra impresa opera nei seguenti settori:
-Pulizie civile ( Risanatura generale, pulizia giornaliera di uffici e condomini , servizio pattumiera e rotazione sacchi ).

OFFRIAMO ANCHE QUESTI SERVIZI
  • Servizio di portierato (anche per sostituzione custodi nel periodo di ferie o assenze varie),
  • IMBIANCATURA.
  • Riparazione TAPPARELLE e piccoli guasti domestici . 
  • Taglio erba ed opere di GIARDINAGGIO.
  • Servizi alla persona : BADANTI e COLF.
  • Affidarsi alla nostra Impresa per questi e altri servizi significa avere la garanzia di un lavoro sicuro e duraturo , vi invitiamo quindi a contattarci telefonicamente al fine di avere una visita dei nostri incaricati che Vi illustreranno in breve e senza impegno la soluzione di ogni vostro problema.
  • Per ora il nostro servizio copre solo l' area di MILANO e Provincia.
  • In attesa di un Vostro gradito cenno di riscontro sperando positivo con l'occasione porgo distinti saluti
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giovedì 1 agosto 2013

- LAVORO -: Incentivi Assuzioni Donne e Over 50

Incentivi Assuzioni Donne e Over 50


Con le istruzioni INPS sono stati resi operativi i gli incentivi per le assunzioni delle seguenti categorie di lavoratori:

Documenti per chiarimento sull'incentivo per l'assunzione di donne e over 50 Nella circolare INPS sono fornite le istruzioni per usufruire dell'incentivo per l'assunzione di donne e over 50. Il messaggio successivo offre approfondimenti sulla figura delle donne prive di impiego regolarmente retribuito tra le destinatarie dell'incentivo...

leggi tutto ...
- LAVORO -: Incentivi Assuzioni Donne e Over 50: Con le istruzioni INPS sono stati resi operativi i gli incentivi per le assunzioni delle seguenti categorie di lavoratori: Documenti pe...

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giovedì 5 luglio 2012

i giovani si sono rotti i coxlioni





Cari parlamentari, cari membri del governo, caro Fini, che ieri hai cacciato un deputato dall'aula perché ha usato "un linguaggio da trivio" dicendo che "i giovani si sono rotti i coglioni" di fronte a un plotone di condannati in via definitiva, in primo o secondo grado o indagati. Voi siete responsabili della deriva sociale che può fare esplodere l'Italia. Il Paese si è rotto i coglioni di una massa di incapaci che ha accumulato duemila miliardi di debito e che si riempie la bocca di parole senza significato come "spending review", un inglese che ammanta di prestigio la solita presa per il culo. In quell'aula, la Camera dei deputati, ridotta al rango di un postribolo, tutti prendono o prenderanno un vitalizio da parlamentare, quasi tutti una pensione d'oro, quasi tutti più pensioni. E' necessario un censimento, nome per nome di ogni parlamentare, di ogni appartenente alle istituzioni, con la sua pensione percepita.
Questa gente non capisce che sta ballando su un vulcano. Loro, i salvati, gli altri, gli italiani, i sommersi. Nessun giovane andrà più in pensione in questo Paese, perché allora, deve pagare i contributi? Per garantire la pensione ai parlamentari ? Se questo non è uno scandalo cosa lo è?
 

Questa classe politica grassa e impunita ha bocciato un emendamento per portare le pensioni d'oro a un minimo di 6.000 euro netti al mese e, se cumulate con altri trattamenti pensionistici, a 10.000. Hanno detto di no questi paraculi. Le pensioni d'oro sono 100.000 (la popolazione della Valle d'Aosta) con un costo annuo di 13 miliardi. Rigor Montis, lei, tanto per sapere, quanto prende di pensione? In pensione si deve andare a 60 anni, aver portato a 67 anni e più la soglia, significa impedire l'ingresso nel mondo del lavoro ai giovani, l'Italia ha una disoccupazione giovanile vicina al 40%, e negare una serena vecchiaia a chi ha lavorato per una vita. Se è così, si abolisca l'INPS, si eroghi una pensione minima per chi non ha alcun reddito a 60 anni. Tutti gli altri si tengano i propri contributi. Li versino in un conto privato o se li spendano in donne e champagne. Sono soldi loro. Distruggere lo Stato sociale mantenendo le pensioni d'oro non si può fare, se non con l'esercito. Loro non si arrenderanno mai (noi neppure). Ci vediamo in Parlamento.
http://www.beppegrillo.it/

2012/07/salvati_e_sommersi.html


Franco Barbato: Avete rotto i coglioni

 

 

“Avete rotto i coglioni”

03/07/2012 - Franco Barbato dell'Italia dei Valori se la prende con la maggioranza. Fini lo espelle

leggi tutto http://cipiri.blogspot.it/2012/07/franco-barbato-avete-rotto-i-coglioni.html

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domenica 17 ottobre 2010

Truffa a Inps: falsi braccianti a Salerno e Rosarno



 ECCO IL PERCHE' DELLA RIVOLTA DEI BRACCIANTI STRANIERI A ROSARNO


Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Salerno ha scoperto una truffa ai danni dell’Inps da 1 milione e 600 mila euro messa in atto da imprenditori agricoli attraverso un vasto giro di falso bracciantato. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno eseguito provvedimenti di sequestro preventivo emessi dal Gip di Salerno su richiesta della Procura a carico di imprenditori agricoli nel Salernitano per truffa. L’attivita’ si inserisce in una vasta indagine contro il fenomeno del falso bracciantato nella provincia di Salerno. Al momento sono coinvolti oltre a 700 falsi braccianti nonche’ gli imprenditori e i professionisti organizzatori della truffa. I provvedimenti rappresentano la fase finale della prima tranche di indagine nel corso della quale, fino ad oggi sono stati emessi decreti di sequestro preventivo per un importo complessivo di 1.603.690 euro pari alle indennita’ illecitamente percepite dai finti lavoratori agricoli. Somme sequestrate mediante il blocco di denaro depositato su conti correnti e il sequestro di un immobile.
La truffa veniva realizzata dichiarando falsamente all’Inps, con le ”denunce aziendali” delle imprese agricole la coltivazione di terreni in realta’ in uso a terzi o ad altre aziende agricole, con la conseguente falsa assunzione di manodopera. I lavoratori coinvolti, tutti in corso di identificazione, non hanno mai esercitato in realta’ l’attivita’ per cui erano stati assunti, pur risultando dalle scritture contabili che essi avevano esercitato un numero di giornate lavorative minimo per accedere alla disoccupazione agricola, alle indennita’ di malattia e maternita’ previste dalla legge.
Dalle indagini e’ emerso che esisteva un vero e proprio tariffario per diventare falso bracciante, con importi che variavano da mille a 3.500 euro a seconda che si trattasse di cittadini italiani o extracomunitari. Gli imprenditori delle
aziende coinvolte hanno tra l’altro sistematicamente omesso di versare i contributi previdenziali dei lavoratori, determinando cosi’ un doppio danno all’erario. Sono in corso ulteriori indagini per ricostruire il ruolo assunto nella vicenda dalla criminalita’ organizzata.


http://www.nuovaresistenza.org/2010/10/16/truffa-a-inps-da-16-mln-gdf-scopre-700-falsi-braccianti/


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