23 marzo 2012
L’urlo di migliaia di scuole si alzi forte e appassionato in tutto il PaeseAffinché penetri nelle coscienze sopite della Politica e dell’Economia
Affinché possano di nuovo vedere ciò che da tempo non vedono più
Affinché possano comprendere ciò che da tempo non comprendono più.
Tutti devono sapere che la scuola pubblica sta morendo
Tutti devono sapere che noi, genitori insegnanti ricercatori studenti e studentesse, non lo possiamo permettere
Perché nella scuola pubblica è la radice della democrazia, dell’uguaglianza, della giustizia sociale
Perché la scuola pubblica è un Bene Comune, come l’acqua l’ambiente la salute
Perché nella scuola di tutti è il futuro delle nuove generazioni e il senso della nostra civiltà. Un Urlo gentile ma determinato dal mondo dell’Istruzione Pubblica per dire semplicemente
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io il 23 marzo urlerò per una nuova primavera dell'istruzione pubblica
www.urlodellascuola.it
ASCOLTATECI perbacco!
IO ADERISCO!!! – “appello in versione grafica” per diffondere l’urlo
Promotori: Assemblea genitori ed insegnanti delle scuole di Bologna e provincia – Assemblea Difesa Scuola Pubblica di Vicenza – Associazione nazionale Per la Scuola della Repubblica – Associazione Scuola Futura di Carpi (Mo) – CISP/Centro Iniziative per la Scuola Pubblica (Roma) – Comitato Insegnanti Precari, Cip Associazione Nazionale – Comitato bolognese Scuola e Costituzione – Comitato Genitori ed Insegnanti per la Scuola Pubblica di Padova – Coordinamento Buona Scuola di Carpi (Mo) – Coordinamento Genitori Democratici di Pordenone – Coordinamento nazionale Genitori Democratici – Coordinamento Precari Scuola Bologna – Coordinamento Presidenti Consigli di Circolo e Istituto di Bologna e Provincia – Coordinamento Provinciale Presidenti Consigli d’Istituto e Comitati genitori di Modena – Genitori e Scuola, Coordinamento Nazionale dei Comitati e dei Genitori della scuola – “La scuola siamo noi” (Pr)
vademecum della giornata nazionale di attenzione per la scuola pubblica
quando: 23 marzo 2012, nei dintorni dell’equinozio di primavera
dove: ogni scuola, ogni università, ogni luogo della conoscenza
come: in modo creativo e libero, con gesti e iniziative autonome, ma quel giorno e tutti insieme
perché: per dire a chi governa:”Attenzione! Vi state dimenticando dell’istruzione pubblica!”
chi: genitori, insegnanti, studenti, ricercatori, il paese intero per la scuola di tutti
Ogni scuola, università, centro di ricerca e luogo della conoscenza è chiamato a mobilitarsi, ognuno con la propria autonomia, ognuno con la propria creatività, dall’occupazione al girotondo, dalla festa al flash-mob, dall’assemblea d’istituto al capannello, dall’urlo collettivo al seminario di studi, dall’interruzione delle lezioni alla semplice esibizione della primula, simbolo generale di una nuova auspicata primavera e della manifestazione.
Ognuno come può e come vuole, MA QUEL GIORNO E TUTTI INSIEME.
Insorgere con un gesto, per dire alla Politica e all’Economia
ATTENZIONE! vi state dimenticando della cosa più importante,
per dire E’ ORA di ridare all’istruzione pubblica ciò che le è dovuto,
per dire PRETENDIAMO di poterci confrontare alla pari con i paesi europei più lungimiranti,
per dire IL FUTURO vive o muore nelle aule scolastiche e universitarie,
per dire ASCOLTATECI!
La
giornata è organizzata per richiamare l’attenzione sullo stato di
estremo abbandono, disattenzione e impoverimento in cui versa
l’istruzione pubblica: la scuola dell’obbligo costretta a finanziarsi
attraverso le famiglie in una sorta di privatizzazione strisciante
incostituzionale, il personale insegnante e amministrativo ridotto
all’osso, un’offerta formativa e un tempo scuola ogni anno più modesti.
Le università arrugginite e incrostate da baronie inamovibili, numeri
chiusi e quiz, selezione casuale e senza merito e una cultura
aziendalista che tende ad uccidere nella culla la libertà di ricercare e
sperimentare.
Si dice Economia, Rigore, Equità, Crescita
e ci si dimentica che senza istruzione di qualità non ci sarà impresa
né creatività, senza ricerca non ci sarà innovazione né crescita e
impoverendo la scuola pubblica non ci sarà la cultura necessaria per
garantire giustizia sociale, uguaglianza di opportunità,
condivisione dei principi fondamentali della democrazia.La manifestazione si rivolge a tutte e tutti, “senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, come sancito dall’articolo 3 della nostra Costituzione, perché la scuola pubblica è di tutte e tutti, è un bene comune che deve essere protetto che deve essere salvaguardato e rilanciato, sempre: ne va della nostra democrazia e del futuro del Paese.
Per questo
motivo si preferisce non vi siano simboli riconducibili a partiti o
sindacati, nel rispetto dell’iniziativa che vuole essere trasversale ed
aperta a chiunque intenda lanciare un grido di attenzione per una nuova primavera dell’istruzione pubblica
24 marzo 2012
Convenzione nazionale per la scuola Bene Comune pubblica, capace, accogliente
Il 24 marzo a Bologna, si terrà la Convenzione nazionale per la scuola Bene Comune.Dopo l’Urlo di attenzione le proposte.
L’intenzione è quella di raccogliere le forze più sensibili ai temi dell’istruzione pubblica per discutere di una possibile piattaforma rivendicativa su cui mobilitarsi per far sì che la scuola di tutti possa domani essere ed apparire una scuola all’avanguardia, laica, libera, solidale, come la scuola immaginata dagli articoli 3, 33, 34 della nostra Costituzione.
Un bene comune non alienabile e non disponibile alle avventure di politiche miopi e senza visione
scarica il volantino e contribuisci a farlo sapere….
Assemblea nazionale per un’università bene comune
Il 24 marzo, a Bologna, Aula Barilla di p.zza Scaravilli 1/1in concomitanza e in modo culturalmente congiunto con la Convenzione,
si terrà l’Assemblea Nazionale dell’Università Bene comune,
un confronto diffuso e trasversale nel tentativo di tracciare linee guida comuni, che possano rappresentare un nucleo essenziale di proposte contro il progressivo smantellamento dell’università pubblica italiana, e allo stesso tempo individuino i punti di un’autentica riforma fondata sulla partecipazione degli studenti e di tutto il personale accademico al governo del sapere universitario. http://unibec.temilavoro.it/
http://www.urlodellascuola.it/
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Scuola pubblica tagliata ovunque, tranne che nell’insegnamento della religione cattolica.
Famiglie costrette ad affidare i propri figli a scuole confessionali finanziate con fondi pubblici.
E' ora che il mondo della scuola apra gli occhi: non è più tempo di tacere il carattere confessionale delle controriforme della scuola.
oraalternativa.it