"In Italia, una famiglia su quattro
versa in condizioni di disagio sociale.
Nel 2011 sei famiglie su dieci hanno vissuto con uno stipendio inferiore ai 2.500 euro mensili.
Nel 2012 una famiglia su quattro ha presentato almeno
tre delle difficoltà che si contemplano nell’indice sintetico di deprivazione.
Il 2,4% delle famiglie non si può permettere l’acquisto di una tv, di un telefono o di un’auto, il 50,5% afferma di non riuscire a permettersi una settima di vacanza lontano da casa, il 17,5% non si può permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni e il 22% non riesce
a scaldare adeguatamente la propria abitazione.
Sono in condizioni di povertà assoluta il 6,8% dei nuclei familiari: di più di 4,8 milioni di persone."
ISTAT. Il disagio sociale colpisce 1 famiglia su 4. Il 58% vive con meno di 2.500 euro In Italia, una famiglia su quattro versa in condizioni di disagio sociale. E’ ciò che emerge dal rapporto Noi Italia pubblicato dall’Istat, secondo il quale, nel 2011, sei famiglie su dieci (il 58%), hanno vissuto con uno stipendio inferiore ai 2.500 euro mensili, ovvero (29.956 euro annui, circa 2.496 euro al mese).
L’istituto di statistica rileva, inoltre, come la disuguaglianza nella distruzione del reddito sia particolarmente alta in Campania e in Sicilia, dove il reddito medio annuo è inferiore di oltre il 28% rispetto a quello del resto della Penisola. In Sicilia, inoltre, metà delle famiglie vive con 17.804 euro annui, circa 1.484 euro mensili.
Nel 2012, poi, una famiglia su quattro (24,9%) ha presentato almeno tre delle difficoltà che si contemplano nell’indice sintetico di deprivazione, mentre al Sud la percentuale ha raggiunto il 41%. In particolare, il 2,4% delle famiglie non si può permettere l’acquisto di una tv, di un telefono o di un’auto, il 50,5% afferma di non riuscire a permettersi una settima di vacanza lontano da casa, il 17,5% non si può permettere un pasto adeguato almeno ogni due giorni e il 22% non riesce a scaldare adeguatamente la propria abitazione.
Sono in condizioni di povertà assoluta, invece, il 6,8% dei nuclei familiari, per un totale di più di 4,8 milioni di persone. L’incidenza più alta della povertà assoluta si registra in Sicilia (29,6%), Puglia (28,2%), Calabria (27,4%) e Campania (25,8%). Nella Provincia autonoma di Trento si osserva il dato più basso: 4,4%.
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