Caso Eternit.
A quanto pare il processo Eternit si conclude oggi, con la richiesta di prescrizione. Giunto in Cassazione dopo due condanne a 16 anni in primo grado e a 18 anni in appello per il magnate svizzero Stephan Schmidheiny, il processo molto probabilmente si fermerà qui. Un processo epocale, il primo processo all'Eternit in Italia. Il primo processo che ha riconosciuto le responsabilità penali dei vertici di Eternit per le migliaia di vittime (circa tremila tra morti e ammalati) da amianto negli stabilimenti di Casale Monferrato, Cavagnolo, Bagnoli e Rubiera.
Schmidheiny sapeva che l’amianto era cancerogeno, sapeva che i suoi dipendenti si sarebbero ammalati fino a morire di una morte atroce, ma ha negato, minimizzato, per questo la condanna era stata esemplare.
Eppure nulla, anche in questo caso tutto sarà bloccato dalla prescrizione.
Ecco, in tempo di riforme costituzionali, per onestà, bisognerebbe chiarire una volta per tutte che l'Italia è una Repubblica
fondata sull'istituto della prescrizione.
Roberto Saviano
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