Reddito di cittadinanza, i Caf ribadiscono:
"È vero, picco di richieste dopo la vittoria M5s"
M5S ha bollato come fake news la richiesta di moduli ma dalla Puglia arrivano conferme.
Pellegrino (dg del Comune di Bari): "Richieste da una cinquantina di utenti".
Picchetto pentastellato nel centro per l'impiego.
La conferma più autorevole arriva dal direttore generale del Comune di Bari, Davide Pellegrino: "In questi giorni sono arrivate decine di richieste per il reddito di cittadinanza". Evidente effetto della vittoria del M5s. Proprio i Cinque Stelle, però, si erano affrettati a bollare come fake news le notizie diffuse giovedì 8 marzo sulle richieste arrivate ai Caf del Sud. "Una bufala" aveva smentito l'apparato di Di Maio diffondendo le foto delle sale d'attesa vuote.
Cittadini già chiedono reddito di cittadinanza.
Ma nel solo centro per l'impiego di Bari (Porta Futuro) si sono presentati circa 50 utenti negli ultimi due giorni, come conferma Pellegrino. "Questa è una caratteristica delle misure di lavoro - ha spiegato - l'utente poco informato sente la notizia al bar e si viene a informare negli uffici. Soprattutto i 50enni che sono diventati disoccupati con la crisi".
Reddito di cittadinanza, in Puglia decine di richieste ai Caf: "Molti sono convinti che sia già attivo"
Proprio in questo centro per l'impiego si è presentato lo stato maggiore dei pentastellati pugliesi per chiedere al dirigente Franco Lacarra di smentire gli accessi a Porta Futuro da parte di utenti in cerca di moduli per il reddito di cittadinanza. Ma, nonostante il picchetto dei Cinque Stelle e i comunicati dai toni aspri, la posizione del Comune è ribadita dal dg Pellegrino.
Il caso è esploso a Giovinazzo. Anche nel piccolo Comune alle porte di Bari circa 50 persone si sono presentate al Caf Uil: "Soprattutto giovani, gente che non ha mai avuto un posto di lavoro e lo sta cercando, o chi l'ha perso - spiega la referente Uil locale, Valeria Andriano - si sono presentate intere famiglie, marito e moglie, e in alcuni casi mi hanno fatto domande per strada".
Bari, decine di persone al Caf: "Dateci i moduli per il reddito di cittadinanza"
Tommaso Tortelli, del Caf Cgil di Noicattaro (Bari) conferma. "La prima richiesta è arrivata martedì 6 marzo: un anziano mi ha chiesto di fare domanda per il reddito di cittadinanza, gli ho spiegato che forse confondeva e lui ha detto che aveva appurato che dopo la vittoria 5 Stelle era legge e gli spettava la differenza rispetto alla sua pensione sociale. Gli ho anche detto scherzando che se voleva il reddito cittadinanza poteva chiedere al sindaco, forse avrà lui i moduli. Non è stato unico caso, si sono avvicinate altre 4 persone in questi giorni. Cifre non di poco conto se si considera che la media giornaliera è di circa venti, trenta accessi al giorno".
Maria Romanelli, responsabile provinciale Senas Brindisi conferma: "Le prime richieste sono arrivate subito dopo le elezioni perché pensavano potessero già redigere il modello per il reddito di cittadinanza e inviarlo, un po’ mandati dalla sede Inps che è qui di fronte e un po’ mossi da ciò che leggono su reddito di cittadinanza, che ha importi superiori a quello di inclusione. Erano Coppie di giovani disoccupati e ultra 50enni usciti fuori dal circuito lavorativo e anche extracomunitari".
"Ho già ricevuto tre telefonate da parte di persone che chiedevano informazioni su come e quando presentare domanda per il reddito di cittadinanza" conferma il presidente della Claai (Confederazione delle Libere Associazioni Artigiane Italiane) di Lecce Gigi Pedone - erano convinti che gli uffici del nostro patronato fossero già attrezzati per fornire assistenza. C'è molta disinformazione e i cittadini confondono i programmi elettorali con le reali misure di Governo".
Anche l'Unsic, sindacato autonomo d'impresa, riferisce che in una decina di Caf si sono verificati casi di richieste riguardanti il tema del reddito di cittadinanza. A Palermo, dove i numeri dei cittadini richiedenti informazioni sono stati più rilevanti, gli operatori sono stati costretti ad affiggere un cartello, scritto anche in lingua araba, spiegando l'inesistenza di una tale pratica. "Alcune persone si sono presentate addirittura con un finto modulo per tale richiesta e non sappiamo chi l'abbia messo in giro" spiega Totò Barone, responsabile del Caf.
"Probabilmente c'è un'aspettativa da parte dei cittadini che hanno votato i 5 stelle" ribadisce Pino Gesmundo, segretario generale della Cgil in Puglia. I numeri lo confermano: dal primo dicembre 2017 ad oggi in tutta la Puglia circa 20mila cittadini hanno fatto domanda per accedere alle principali misure di sostegno al reddito
(Red-Reddito di dignità della Regione Puglia e Rei-Reddito di inclusione del Governo).
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