Radio Padania Libera è l'emittente radiofonica della Lega Nord.
Nata nel 1976 come Radio Varese, nel 1990 venne acquistata dal partito guidato da Umberto Bossi,
la Lega Lombarda, per poi assumere l'attuale denominazione nel 1997.
Radio Padania Libera è stata al centro di polemiche a seguito di alcuni interventi legislativi. La Legge 28 dicembre 2001, n. 448, articolo 74 ha previsto agevolazioni e contributi per le emittenti con concessione comunitaria in ambito nazionale: le uniche a rispondere ai requisiti sono Radio Maria e Radio Padania Libera. L'articolo 74 ha previsto l'autorizzazione definitiva all'utilizzo gratuito di frequenze libere dello spettro elettromagnetico con un meccanismo di silenzio assenso, perfezionatosi allo scadere dei 90 giorni dall'utilizzazione della frequenza.
Inoltre, la stessa legge finanziaria ha stanziato un milione di euro per il potenziamento e l'aggiornamento tecnologico delle emittenti radiofoniche nazionali a carattere comunitario: anche di questa norma hanno beneficiato le sole due emittenti in possesso dei requisiti.
Il 14 giugno 2010, in occasione del debutto della Nazionale di calcio dell'Italia ai campionati mondiali di Sudafrica 2010, Radio Padania Libera trasmette la radiocronaca della partita esultando al goal di Alcaraz, avversario paraguayano di turno, generando l'indignazione stizzita del CT italiano Marcello Lippi e dei calciatori azzurri partecipanti alla competizione in terra sudafricana.
Fallita.
Dopo la vendita delle frequenze (nel maggio del 2017) la radio ha licenziato molti giornalisti che lavoravano all'emittente , che prontamente, sono stati tutti assunti dalla regione Lombardia presieduta da Roberto Maroni (Lega Nord).
Analoga sorte era toccata anche ai giornalisti del quotidiano
"La Padania" e di Tele Padania.
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