Sembra uscire quasi in sordina dallo Studio alla Vetrata.
Cammina davanti a Salvini e Meloni, poi fa una breve presentazione, prima di iniziare il vero show. Con il classico doppiopetto stile 94, spilla Fi al bavero, Silvio Berlusconi è il vero mattatore del secondo giro di consultazioni. L'ex Cav riconosce sì, il ruolo di leader a Salvini, ma sceglie di presentarlo lui ai giornalisti, come speaker unico dell'alleanza ("Abbiamo concordato un comunicato congiunto, ne darà lettura il nostro leader"...) e si prende l'ultima parola.
Accomiatandosi dai giornalisti quando ormai i suoi alleati hanno già imboccato l'uscita, Berlusconi non resiste ad afferrare il microfono, attaccando chi "non conosce l'Abc della democrazia". "Fate i bravi - dice rivolgendosi ai giornalisti - sappiate distinguere chi è veramente democratico da chi non conosce nemmeno l'Abc della democrazia". La "zampata del vecchio leone" come la definiscono tra gli azzurri, manda su tutte le furie gli alleati, in particolare la Lega, e i Cinquestelle.
Ma sono la mimica, l'eloquenza dei gesti, le smorfie e la conta con le dita a rimarcare la verve istrionica dell' ex Cav. In particolare, contando in modo ostentato sulle dita i punti del futuro programma del governo di centrodestra che Salvini snocciola, leggendo il testo concordato. E rimarcando con la mimica facciale l'avverbio "unitariamente" pronunciato da Salvini per spiegare le posizioni del centrodestra.
Insomma, è come se l'ex premier scegliesse ogni mezzo per rivendicare il suo ruolo di kingmaker determinato a non fare cessioni di sovranità a nessuno, tanto meno alla Lega. Berlusconi, non a caso, cerca di differenziarsi in tutto: ieri è stato l'unico ad arrivare in auto mentre gli altri hanno preferito la passeggiata a piedi.
LEGGI ANCHE
GALERA PER CHI EVADE IL FISCO
.
Previsioni per il 2018
.
Nessun commento:
Posta un commento
Aiutiamoci e Facciamo Rete, per contatto ...
postmaster(at)mundimago.org