lunedì 29 novembre 2010
familiari Vittime di Via dei Georgofili
http://www.strageviadeigeorgofili.org/immagini/foto_ff.php?ngall=agenderosse&gr=3&vc=0&sel=vari&m=and
« Si è svolta questa mattina a Firenze la manifestazione indetta dal movimento delle Agende Rosse, fondato da Salvatore Borsellino, per esprimere sostegno ai magistrati che indagano sulle stragi del '92-'93.
Circa un'ottantina i partecipanti, che si sono radunati di fronte al tribunale, in piazza San Firenze.
Tra i presenti anche la presidente dell'associazione dei familiari delle vittime di via dei Georgofili Giovanna Maggiani Chelli e rappresentanti del Popolo Viola.
Nel corso della manifestazione, diffusa anche su internet, sono stati letti passi del testo 'Paolo Borsellino e l'agenda rossa'. »
.Piazza San Firenze
Siamo qui a sostegno della Magistratura che indaga sui mandanti esterni a cosa nostra per le stragi del 1993.
Siamo qui perché non possiamo più non esserci, e ringraziamo Salvatore Borsellino di aver avuto questa idea della "scorta ai magistrati".
Un periodo terrificante quello di questi ultimi due anni, non è passato quasi un giorno che non siano arrivate minacce ai Magistrati di ogni tipo, è sembrato che la magistratura avesse qualcosa da pagare rispetto ad altri .
Giorno dopo giorno, ci siamo convinti che il prezzo che in questo Paese si vuole far pagare alla Magistratura sono le indagini in corso rispetto alle stragi , noi parliamo di quelle del 1993, non perché non vogliamo parlare di quelle del 1992 , perché di quelle vi parlerà Salvatore Borsellino.
Le stragi del 1993, mai nominate nel modo giusto. sono passate per anni in sordina, il 12 novembre scorso siamo andati alla new york university con sede a Firenze. Ebbene, mentre gli studenti americani qualcosa sulle stragi del 1993 sapevano, i loro colleghi italiani invitati quel giorno non ne sapevano nulla. Forse sapevano qualcosa in più su quelle di Falcone e Borsellino, ma sulle stragi del 1993 il buio era pressoché totale.
Questo forse è un esempio banale, forse è un discorso ripetitivo da parte nostra , ma può realmente fornirci l'unità di misura dell'ignoranza da parte dei cittadini italiani sulle stragi del 1993. Se non sanno nulla i ragazzi di 20 anni di oggi è semplicemente perché non sanno nulla i padri e le madri che hanno 40 anni, quelli che al tempo delle stragi ne avevano 20, esattamente come alcune delle vittime di via dei Georgofili del 27 Maggio 1993.
Se la gente in questo Paese crede che le stragi del 1993 siano una specie di invenzione di pochi, e non sanno nulla o poco, è colpa (o merito, decidete voi) di chi le stragi insieme alla mafia le ha volute.
Ed è questa la ragione per qui noi, oggi, siamo qui.
Noi siamo qui per spingere a chiuderla, questa partita, portando in un'aula di giustizia la verità che deve emergere da un dibattimento attraverso un rinvio o più rinvii a giudizio.
Solo il processo penale può sistemare questa cosa incredibile che sono state le stragi del 1993.
Avrete sicuramente visto e sentito cosa esce dalla commissione antimafia in questi giorni. Ci sono alcuni cosiddetti uomini dello Sato che, all'improvviso, ricordano. Come se si svegliassero da un lungo sonno. Improvvisamente, ricordano. Almeno ricordassero bene, dopo tutti questi anni. Invece ricordano male, ricordano a pezzi, hanno ricordi quantomeno confusi, non completi.
Solo un passaggio di tutto ciò che si detto in questi giorni sul 41 bis, quella legge emergenziale per i mafiosi rei di strage che è in grado di fare cadere i governi si dice, e certo che lo è ,visto come la maneggiano .
Sanno solo difendersi , sia chi il 41 bis lo ha inasprito sia chi il 41 bis lo ha ammorbidito: tutti vogliono ragione sui nostri morti e sui nostri invalidi, Dio solo sa se abbiamo sempre avuto grande rispetto delle istituzioni,e sempre ne avremmo , ma quando non se ne può più non se ne può più e basta, la misura è colma.
Ora serve solo la verità.
Noi rivolgiamo una sola domanda da giorni. E continuiamo a porgerla, anche se nessuno ci risponde.
Infatti, fra conferme e smentite sul "41 bis" circa l'inasprimento o l'ammorbidimento ai tempi delle stragi, una cosa si evita sempre e comunque di affrontarla in modo diretto: le stragi del 1993.
Quei massacri ci sono stati, noi ne siamo l'emblema vivente.
Noi rivolgiamo da giorni una sola domanda, sempre la solita: come sono potute avvenire le stragi del 1993 dopo quelle del 1992, se il lavoro delle istituzioni era così fattivo e mirato per evitare altri morti, come gli attori istituzionali di allora pretendono di affermare oggi?
Da sempre sappiamo bene che quelle stragi vennero fatte per spingere lo Stato ad abolire il 41 bis. Alla luce di ciò che si sta scoprendo in questi giorni, la nostra domanda è sempre più pressante. Se il 15 maggio 1993 a ben centoquaranta mafiosi fu tolto il regime di 41 bis, perché la strage di via dei Georgofili fu fatta lo stesso? Questo implica che sul piatto della bilancia non c'era solo il papello di Riina con il 41 bis e gli altri 11 punti, ma forse altro? E cosa?
Con parole più dirette: perché le stragi del maggio e luglio 1993 sono avvenute mentre quella di ottobre 1993 o gennaio del 1994 no? Come del resto non è avvenuta quella del 14 Aprile del 1994, la strage del fallito attentato a Contorno, il collaboratore di giustizia per eccellenza.
E' inutile girare in tondo.
I morti di via dei Georgofili, piaccia o no, ci sono stati.
Qualcuno, oltre alla mafia, ne dovrà rispondere.
Per quello che ci riguarda, continueremo a fare la stessa domanda, non ci stancheremo mai di farla, oggi, qui, in questa piazza, domani in un'altra piazza, strada, via, o scuola. Perché quello che stiamo cercando non sono ricordi parziali, smentite, ricostruzioni: quello che chiediamo, che chiedono i nostri morti, che chiediamo noi tutti, è solo una cosa: la verità.
Giovanna Maggiani Chelli
Presidente Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili .
-
Etichette:
familiari,
Via dei Georgofili,
vittime
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento
Aiutiamoci e Facciamo Rete, per contatto ...
postmaster(at)mundimago.org