Il Comune dà una sede a Forza Nuova
il Pd: insulto alla città della Resistenza
L'organizzazione neofascista ha partecipato a un bando e ha ottenuto uno spazio in Buenos Aires
Immediate le reazioni dall'opposizione, che chiede di togliere agli estremisti anche l'altra sede in città
Associazione culturale e sociale senza scopo di lucro: a Forza Nuova è bastato definirsi così per ottenere dal Comune una nuova sede aggiuntiva, in pieno corso Buenos Aires: il movimento neofascista si è visto così assegnare dalla giunta Moratti un immobile per un importo di 19.250 euro, ben più grande e più centrale della vecchia sede storica di Fn in piazza Aspromonte. Il movimento xenofobo e omofobo di estrema destra, nato nel '97 tra gli scissionisti della Fiamma Tricolore, esulta e sul suo sito invita i "camerati", come esplicitamente definisce i propri adepti, all'inaugurazione, il prossimo 18 dicembre "per una festa dalle 15 fino a notte fonda".
Tra i primi a indignarsi per la concessione di uno spazio comunale a Forza Nuova è stato il capogruppo Pd a Palazzo Marino, Pierfrancesco Majorino, che ha chiesto al sindaco Letizia Moratti di rescindere immediatamente il contratto d'affitto "anzi, si dovrebbero togliere a Fn anche le sedi che ha già", dice Majorino precisando anche che il gesto del Comune "è un insulto a tutte le associazioni di volontariato". Incredula Liliana Segre, sopravvissuta ai campi di concentramento di Auschwitz: "I neonazisti avrebbero dovuto sparire dalla storia e invece si riciclano, tornando fuori puliti e lavati - ha detto Segre intervistata da Radio Popolare - come quando la mafia lava i soldi e apre un'attività commerciale".
Il portavoce di Forza Nuova, Marco Mantovani, si difende: "Al contrario di altri noi non abbiamo l'abitudine di occupare illegalmente gli spazi", puntualizza in polemica con i centri sociali che, nel frattempo, hanno promesso per i prossimi giorni battaglia contro l'iniziativa del Comune. Marco Osnato, consigliere comunale Pdl, ex An e un passato tra le file del Fronte della Gioventù, difende la scelta dell'amministrazione: "L'istruttoria per l'assegnazione è stata gestita in sede tecnica, e non politica, dagli esperti indicati dalla commissione consiliare Demanio - dice - dunque si vede che Fn aveva i requisiti. In fondo Fn si presenta anche alle elezioni, anche se con poco successo. E poi Milano è già piena di sedi concesse a chi inneggia alla lotta violenta del proletariato contro il capitalismo, non penso che la nuova sede di Forza Nuova costituirà un pericolo per la democrazia".
di LAURA FuGNOLI
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