martedì 14 dicembre 2010
Tutti a Roma contro il governo , Studenti, operai, terremotati,
Studenti, operai, terremotati, Tutti a Roma contro il governo
Ottanta pullman da tutta Italia per la protesta anti Gelmini, che si unirà ai cortei di metalmeccanici, comitati per L'Aquila, ma anche cittadini di Terzigno e immigrati. Una giornata caldissima per la Capitale nel giorno del voto di fiducia sull'esecutivo
ROMA - Sarà una giornata caldissima, a dispetto del preannunciato arrivo del gelo su tutta la Penisola: mentre a Montecitorio si deciderà sulla sopravvivenza del governo Berlusconi, la protesta degli studenti contro la riforma Gelmini tornerà a risuonare nelle strade e nelle piazze di tutta Italia, con epicentro a Roma. E insieme alle migliaia di studenti in arrivo con 80 pullman nella Capitale, sfileranno in altri cortei anche i metalmeccanici Fiom che protestano per i casi Melfi e Pomigliano, i cittadini di Terzigno contro le discariche, le associazioni antirazziste degli immigrati, i comitati dei terremotati dell'Aquila.
Una concentrazione tale da far immaginare un autentico assedio al cuore politico del Paese, diviso tra Montecitorio, Palazzo Chigi, Palazzo Madama, Palazzo Grazioli. Un duro lavoro di controllo attende le forze dell'ordine, che dovrebbero mantenere i manifestanti ben lontani dalla cosiddetta "zona rossa". Con la preoccupazione di garantire "sia il diritto di manifestare che la sicurezza delle sedi istituzionali, degli operatori di polizia, e degli stessi manifestanti, nonché la vivibilità per chi risiede e lavora nelle zone interessate dalle manifestazioni", spiega una nota della Questura di Roma.
Impossibile determinare con certezza i percorsi dei vari cortei. Oltre ai luoghi prestabiliti per la partenza della protesta, si prevedono anche punti di riunione improvvisati per i quali non è stata richiesta alcuna autorizzazione. In altre parole, le strade
da seguire saranno decise in base ai partecipanti alla manifestazione. Difficile prevedere le mosse dei manifestanti. Per questo la Questura ha approntato un "dispositivo modulare e flessibile", che prevede blocchi delle strade dove necessario, ma che potranno poi essere rimossi, spostati o comunque orientati in base alle esigenze del momento. Con conseguenze imprevedibili per il traffico e per il trasporto pubblico.
Il concentramento principale degli studenti, oltre a quelli della Stazione Ostiense e di piazza della Repubblica, avrà luogo a partire dalle 10 in piazzale Aldo Moro, davanti alla Sapienza. Gli universitari non nascondono di voler tentare un nuovo assalto al Parlamento, dopo quello che il 30 novembre scorso portò a tensioni e scontri con le forze dell'ordine 1 che sbarrarono le vie d'accesso a piazza Montecitorio.
"Assedieremo tutti i palazzi del potere nel centro storico" confermano gli studenti riuniti nell'Aula VI di Lettere alla Sapienza, dove hanno presentato le mobilitazioni di domani. "Qualsiasi cosa accadrà - dicono - rappresenterà comunque una giornata di democrazia reale. Perché come studenti ci batteremo sempre contro ogni tentativo di dismissione dell'università pubblica e fino a che questo governo non se ne andrà a casa".
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