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sabato 5 aprile 2014

416ter : Niente pene per il politico corruttibile.


416ter. Niente pene per il politico corruttibile. 
Borsellino: “Ecco cos’è andato a fare Berlusconi da Napolitano”

La "messa a disposizione" del politico nei confronti di un mafioso per "qualunque" utilità non è più punibile. Si mettano il cuore in pace quanti avevano intravisto nel 416ter la possibilità di combattere un sistema marcio, la realizzazione del sogno di Giovanni Falcone di stroncare i rapporti tra politica e criminalità organizzata, di porre un freno a quell'emorragia di soldi che svaniscono per corruzione (in Italia si parla di 60 miliardi di euro annui). A permettere tutto questo, l'Aula della Camera, che, nella giornata di ieri ha approvato in terza lettura un emendamento della maggioranza riferibile al 416ter, che senza alcuna modifica sarebbe divenuto finalmente legge. Quella sullo scambio politico-mafioso. E, invece, non c'è neanche troppo da sorprendersi, tutto è da rifare: il testo finirà ora in Senato per la quarta lettura e l'antimafia viene colpita direttamente al cuore.

L'ultima modifica è allarmante. Con essa, infatti, decade la punibilità della promessa, compiuta da un politico, di mettersi a disposizione del mafioso qualora lo scambio non vada a buon fine. Se, per esempio, un mafioso decidesse all'ultimo di tirarsi indietro e non sottostare agli accordi, per qualsiasi motivo, ecco allora che il contatto tra i due non è considerato penalmente rilevante. Il che implica come il politicante possa continuare indisturbato a cercar altrove altri interessi da far collimare, senza esser punito per la sua corruttibilità.

E se invece lo scambio andasse in porto? Ecco allora che la pena prevista varia dai 4 ai 10 anni di carcere. Meno di quelli inizialmente previsti nel testo e nel codice penale: dai 7 ai 12.

Una modifica pesantissima, dunque, a cui però si sono detti quasi tutti favorevoli: i voti contrari sono stati soltanto 61, contro 310 sì. Persino il relatore, Davide Mattiello, del Pd, ha votato a favore dell'emendamento, scatendando la delusione del M5s.

"Eravamo pronti a votare la versione definitiva da portare in aula", ha spiegato infatti la deputata Giulia Sarti, "il relatore Mattiello del Pd insieme alla maggioranza e agli altri partiti hanno ceduto alle pretese di Forza Italia e hanno di nuovo modificato questo articolo che di fatto sarà inefficace", dato che "stiamo svuotando il 416 ter dal suo nucleo originario".

Critiche durissime alla modifica sono piovute anche da Salvatore Borsellino, fratello del giudice ucciso in via D'Amelio. "Ieri in Commissione Giustizia, alla Camera, è successo un fatto gravissimo", ha scritto sul proprio profilo Facebook. "Il 416tre, l'articolo che persegue i patti tra politica e mafia, è stato svuotato e reso inefficace e inapplicabile, le pene sono state ridotte, è stato eliminato l'articolo che permetteva la la condanna per un politico che si metta a disposizione della mafia."

"Adesso è chiaro cosa è andato a fare ieri Berlusconi da Napolitano", ha concluso Borsellino. "Ieri Mancino, oggi Berlusconi, un imputato e un condannato dal garante della trattativa. Questo il risultato."

TUTTE LE CRITICHE – Sia sul fronte dell’abbassamento delle pene che sulla cancellazione della norma sulla punibilità del politico che si “mette a disposizione” (e non solo) non mancano le perplessità. Con il rischio che l’attesa riforma del 416 ter alla fine sia svuotata di senso, a causa del compromesso raggiunto. I motivi li ha spiegati anche Bruno Tinti sul Fatto, sottolineando tutte le storture del testo. L’aula ha stabilito che «il politico che promette di mettersi a disposizione di un’associazione mafiosa in cambio di voti non è punibile se poi i voti non gli vengono dati», ha ricordato. Ma non solo: anche sulla riduzione delle pene previste, ora da 4 ai 10 anni, i cambiamenti rischiano di annacquare la riforma. Questo perché con pene fino a 4 anni non si va in galera ed è previsto l’affidamento ai servizi sociali. Tinti, con sarcasmo, ha sottolineato come «le attenuanti generiche non si negano a uno scambista incensurato (sono sempre incensurati, li salva la prescrizione)». Anche se gli scambisti vengono puniti con 6 anni, se si toglie un terzo per via delle attenuanti, ne resteranno soltanto quattro. Tradotto, niente galera.

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