venerdì 10 settembre 2010
Corsi di milanese per studenti stranieri
La Provincia ottiene 300mila euro da Roma per le lezioni di "educazione padana" in classe
L'assessore Lazzati: un programma di cultura locale nelle scuole ad alto tasso di immigrati
di FRANCO VANNI
I ragazzi impareranno i rudimenti del dialetto milanese e la storia della città, ma anche la ricetta del risotto allo zafferano. «Sarà un corso di cultura locale a tutto tondo e partirà nelle scuole con tanti iscritti stranieri, per accoglierli al meglio», annuncia l’assessore provinciale all’Istruzione, la leghista Marina Lazzati. Il progetto è finanziato dal ministero dell’Istruzione.
I primi istituti a cui il progetto è proposto sono quelli già iscritti ai programmi per l’integrazione degli studenti stranieri, ma tutte le 200 scuole superiori della provincia potranno fare richiesta per partecipare. «L’iscrizione al corso non è obbligatoria e i ragazzi, stranieri e italiani, non saranno valutati in pagella dice Lazzati confidiamo che l’iniziativa sia presa sul serio e che serva agli studenti per conoscere la base delle nostre tradizioni».
Il corso di cultura locale, antico sogno leghista, diventa insomma realtà nelle scuole milanesi grazie ai 300mila euro che Palazzo Isimbardi ha chiesto e ottenuto dal ministero dell’Istruzione. I primi corsi, che potranno essere organizzati anche al pomeriggio al di fuori dell’orario di lezione, partiranno già quest’anno. O, almeno, questa è l’intenzione della Provincia. «Attendiamo di capire quante scuole siano interessate dice Lazzati poi si comincia». L’assessore ha cominciato a lavorare alla possibilità di corsi su «Milano e le sue tradizioni» lo scorso anno, dopo che il liceo classico Manzoni aveva avviato una serie di incontri sull’arte nel mondo islamico. Allora la Lazzati aveva dichiarato: «Non ho nulla contro l’arte dell’Islam, ma sarebbe molto meglio che gli studenti imparassero prima la cultura di casa loro».
Detto e fatto. Il programma è ampio: dalla musica alla cultura, dalla cucina all’urbanistica, fino ai valori della società meneghina. Lazzati fa qualche esempio di quello che sarà insegnato: «Ai ragazzini di altri Paesi, e ai loro compagni italiani, sarà spiegato in quale periodo storico Milano si è guadagnata il nome di capitale morale d’Italia. Impareranno che la nebbia, sempre più rara in città, veniva chiamata scighera e che Manzoni in casa parlava milanées». La Provincia resta per ora abbottonata sui nomi delle associazioni a cui sarà affidato l’incarico di incontrare i ragazzini delle scuole, ma assicura che arriveranno «docenti esperti e preparati».
COMMENTO : guardate che è molto utile .... prima o poi , il milanese si parlerà in tutto il mondo .... Cina compresa ...!!!
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