37 MILIARDI nascosti in Svizzera
I ...37 MILIARDI...CHE MONTI NON VUOLE
Per portarli nelle casse dello Stato basterebbe un accordo con la
Svizzera sui capitali trasferiti nelle banche elvetiche: come hanno già
fatto Gran Bretagna, Germania e Austria. Ma su questo il professore non
ci sente.
Prima la Gran Bretagna, poi la Germania, ora l'Austria.
Sono i paesi che hanno scelto di firmare un accordo fiscale con la
Svizzera per tassare i capitali non
dichiarati e trasferiti nelle banche elvetiche. Accordi con i quali i
cittadini possono mettersi in regola, senza incorrere in sanzioni e
mantenendo l'anonimato.
Nel caso tedesco si parla di una tassazione
compresa tra il 21 e il 41 per cento del valore dei conti, in quello
austriaco tra il 15 e il 38 per cento. Percentuali che permetterebbero
al 2013 di far affluire alle casse di Berlino circa 10 miliardi e a
quelle di Vienna tre. Se lo facesse l'Italia, considerando i 150
miliardi di euro che i nostri connazionali hanno portato in Svizzera 'in
nero', con una tantum del 25 per cento, si potrebbero incassare oltre
37 miliardi.
Ma il governo di Mario Monti è contrario. Per il
Presidente del Consiglio è più opportuno un accordo comune a livello
europeo, tanto più che l'Unione ha avuto una reazione negativa di fronte
ai primi accordi.
di Silvia Cerami--L'Espresso
CAPITALI SVIZZERI, ORA MONTI DICE Sì
Sui
150 miliardi evasi il premier pronto a trattare con Berna. Tutti i
partiti d’accordo sulla proposta rilanciata dal Fatto per portare in
cassa fino a 50 miliardi. Il Prof polemico con B: non ci sarebbe l’Imu
se non avessero abolito l’Ici
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