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domenica 15 aprile 2012

esodati : senza lavoro e senza pensione


esodati :

 senza lavoro 

e senza pensione


Quando il destino tira brutti scherzi. Storia vera di uno che si trova a metà del guado......

 F.A.G. ha una marcia in più.

Si laurea a 23 anni con il massimo dei voti in ingegneria chimica e subito viene assunto dalla Montedison. Metà '70. Altra Italia. Si trasferisce a Brindisi, si sposa, torna a Roma, diventa padre di due figli e la sua carriera decolla. Una multinazionale lo strappa alla concorrenza per fargli dirigere la filiale italiana. Stagioni di soddisfazioni. Professionali e personali. La creazione di un cuore artificiale è la sua medaglia conficcata nel petto. F.A.G. intanto annusa la pensione. Però il lavoro lo gratifica e forse lo lascerà solo a 65 anni, con la vecchiaia professionale.

 Ma quattro anni fa la crisi travolge la sua azienda.
 Cominciano gli esodi incentivati. Uno ad uno FAG deve licenziare i dipendenti. Capire chi mandare a casa è una scelta dolorosa. Dolorosissima. Da cuore d'oro,i dipendenti sono l'altra sua famiglia. Alla metà dello scorso anno rimane solo lui a presidio della ditta. Come un generale Custer del ventunesimo secolo. Chiude i conti e porta i libri in tribunale. E ormai non ha più scelta: andrà in pensione ma non per raggiunti limiti d'età. In fondo dopo una vita di lavoro se lo merita. Il 17 gennaio è la data fatidicia. Ma proprio negli stessi giorni il governo Monti gli cambia la legge ad un passo dal traguardo. Sfiga? Di più. Beffa al quadrato. Fag ora è uno dei 65 mila (?) esodati senza arte nè parte. Troppo giovane per la pensione, troppo vecchio per rituffarsi nella competizione.

Qualcosa ha messo da parte durante la carriera e forse, a differenza di altri suoi 'colleghi' ,arriverà al nuovo traguardo, tra due anni, quasi indenne. Quanti invece saranno travolti dallo sconforto e dalla mancanza di soldi e lavoro? Forse allora sarebbe il caso di ripensare seriamente la riforma delle pensioni. Guarda caso e' la richiesta di chi ha manifestato oggi a Roma. Perchè non si possono cambiare le regole del gioco a partita in corso. Se non folle è quantomeno bizzarro. Intanto Fag si dedica completamente al nipote appena nato. Quando glielo chiedo mi risponde di essere sereno. Ma si capisce che la sua è una risposta amara, tutta testa e niente cuore. Certo: è un bravo nonno. Ma, sicuro, come ingegnere sarebbe ancora più bravo.

 LUCIO GIORDANO

.

1 commento:

  1. Lavoratore precoce e studente serale con raggiungimento anche di una laurea triennale,crescendo nel frattempo una famiglia e oggi mi trovo senza pensione,in mobilità per un'altr'anno e poi faccio domande dovunque anche come facchino a scaricare pacchi,ma mi dicono che sono VECCHIO grazie cara la mia nazione ITALIANA prima ha pagato i contributi per la pensione dei miei genitori ora non prenderò la mia pensione per aiutare i miei figli,ma! DOMANDA?e a mè chi ci pensa se per il LAVORO sono Vecchio e per la Pensione sono GIOVANE? Sono STUFO DI QUESTO SCHIFO e VORREI non darmi fuoco o suicidarmi ma uccidere queste genialoidi i quali hanno sitemato i propi figli anche senza nessun merito

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