Imposimato rivela l'identità
di colui che non ha mosso un dito
per salvare Aldo Moro
In occasione dell'anniversario dell'omicidio di Aldo Moro, Ferdinando Imposimato, ex magistrato che fu proprio il giudice istruttore del Caso Moro, ha rilasciato delle dichiarazioni che forse potrebbero rimettere in discussione tutto.
Imposimato,
ai microfoni del programma radiofonico 'Un Giorno da Pecora', ha
dichiarato: «Francesco Cossiga sapeva che avrebbero rapito Aldo Moro».
L'ex
magistrato non pare aver dubbi: Moro poteva esser salvato, anche se
sussistono dei punti ancora oscuri e che devono essere chiariti.
L'uomo
ha detto che «Lui si poteva sicuramente salvare, perchè avevano trovato
la sua prigione. E soprattutto perchè si sapeva prima di quel 16 marzo
che Moro sarebbe stato rapito. C'erano uomini di Gladio che sapevano
perfettamente. E lo sapeva anche Cossiga».
Imposimato si è spiegato il non far nulla di Cossiga, così: «Moro era considerato pericoloso perchè legato ai comunisti».
Riguardo
a colui che ha provveduto all'uccisione materiale di Moro, Imposimato
ha le idee chiare: «Ad ucciderlo è stato Maccari e non Gallinari».
La morte di Aldo Moro e la possibilità di un nuovo compromesso storico
Il rapimento di Aldo Moro, il 16 marzo 1978, di cui ricorrono i quarant’anni questo venerdì, ha dato avvio a uno dei periodi più drammatici della storia repubblicana: i 55 giorni nei quali le Brigate rosse (Br) hanno tenuto prigioniero l’ex primo ministro misero a dura prova il patto tra la Democrazia cristiana (Dc) e il Partito comunista italiano (Pci). Le Br avevano preso di mira Moro perché era stato uno dei principali interlocutori del segretario del Pci,
Enrico Berlinguer, all’interno della Dc.
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