ZONA TERREMOTO-ZONA STOCCAGGIO GAS
Secondo questa ipotesi, che gira su diversi siti web da ieri, le numerose trivellazioni avvenute nel corso degli anni avrebbero modificato l’equilibrio geologico dell’area compresa tra le province di Modena e Ferrara. A conferma di questo collegamento ci sarebbe l’epicentro di quasi tutte le scosse, che sono già decine da ieri mattina: tra Finale dell’Emilia, Cento e San Felice sul Panaro.
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TUTTO COINCIDE I
VERDI DENUNCIANO IL TERREMOTO CAUSATO DALLO
STOCCAGGIO DEL GAS.
“Gli aspetti tecnici dello stoccaggio del gas e il suo impatto sul territorio. Due sono gli aspetti principali di uno stoccaggio del gas: tecnico e gestionale. Quello tecnico richiede una grande esperienza nella produzione del gas e va puntualizzata la grande differenza fra un pozzo di produzione e uno di stoccaggio. Un buon pozzo di produzione dà mediamente 200.000 metri cubi di gas al giorno e la sua attività va vista mediamente nell’arco di 10 anni (tempo legato alla deplition del giacimento). Quello di stoccaggio invece può arrivare a erogare 2 milioni di metri cubi di gas al giorno e va visto nell’arco di quattro mesi (svaso invernale), con un controllo continuo degli acquiferi. A cui segue la reiniezione di gas per la ricostituzione delle scorte,
con volumi iniettati al giorno paragonabili a quelli dello svaso. Queste caratteristiche danno un’ idea della diversa gestione di un giacimento in produzione e di uno di stoccaggio, che richiedono
modelli di ottimizzazione e di valutazione delle prestazioni diversi. L’altro aspetto è quello gestionale, con l’impatto sul territorio, che deve essere minimo, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza e la percezione positiva dell’attività. La Stogit ha messo a punto una serie di interventi per garantire il raggiungimento di questi risultati, con una serie di attività di elevato contenuto tecnologico, tra le quali:
- sismica cross-well: da un pozzo si emettono segnali che sono registrati da un altro pozzo, permettendo la realizzazione di sezioni sismiche che danno un’idea di elevato dettaglio dell’ andamento delle formazioni geologiche nell’area del giacimento, a volte molto complesso;
- microsismica di superficie e di pozzo: utilizza geofoni ad alta definizione che servono ad acquisire segnali sismici dal sottosuolo innescati sia naturalmente (terremoti) che artificialmente (esercizio dello stoccaggio). Si tratta di un monitoraggio continuo;
- microgravimetria: misura il differenziale gravimetrico di fluidi di densità diversa. Anche qui si
tratta di un monitoraggio continuo che mette in luce ad esempio come il gas può spiazzare l’acqua e viceversa;
- misura dello stato tensionale a fondo pozzo: attività in corso di sviluppo per vedere se l’argilla
di copertura «tiene», segnalando eventuali anomalie. In questo modo si acquisiscono informazioni con le quali si può meglio contribuire alla sostenibilità ambientale dell’attività di stoccaggio nel territorio.”
ci aggiungiamo per essere correti anche CHIETI dove c'e' un'altro sito di STOCCAGGIO e CHIETI si trova in ABRUZZO.
RASSEGNA STAMPA
REDAZIONE NAMIR
di b.katia
Un deposito di gas in una zona sismica
LEGGI TUTTO : http://cipiri6.blogspot.it/2012/05/un-deposito-di-gas-in-una-zona-sismica.html
Un deposito colossale di gas in una zona sismica è un'idea assurda.
“CHE COSA SAREBBE POTUTO SUCCEDERE A RIVARA (dove si è verificato il terremoto) se il grosso deposito in cavità sotterrane di gas metano che vogliono realizzare, fosse stato già in funzione?
Comunicato Movimento 5 Stelle Emilia Romagna:
Una forte scossa di terremoto Come comportarsi
MILANO / Una forte scossa di terremoto è stata avvertita pochi minuti dopo le 4 della notte.
Testimonianze arrivano da tutto il Nord Italia. Il sisma è stato sentito distintamente a Milano, Firenze, Bologna, Verona.
Solo poche ore prima, si era registrata una scossa di magnitudo 4.1, con epicentro a 52 km a nord di Bologna, a 56 km da Verona, 73 km da Parma.
http://cipiri.blogspot.it/2012/05/milano-una-forte-scossa-di-terremoto.html
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